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  • Immagine del redattoredott.ssa Sara Rizzi

Guida in 9 passi per scrivere una lista di buoni propositi che finalmente vorrai mantenere:

Tutti gli anni la stessa storia... Liste su liste di buoni propositi che rimangono a ingiallire in un cassetto. Quanti anni, ogni Gennaio, hai provato a buttare giù obiettivi e propositi sperando in un cambiamento, per poi perdere la motivazione entro la fine del mese? La verità è che ci caschiamo tutti, speriamo in un cambiamento ma non facciamo realmente nulla per concretizzarlo. Ci limitiamo a scrivere propositi e obiettivi perché ne abbiamo voglia in quel momento, ma poi non facciamo nulla, o quasi, per portarli a realizzazione.

Se ti sei ritrovato/a nelle righe precedenti, questo articolo fa esattamente al caso tuo.

Per mettere in atto il cambiamento non basta fare una lista di obiettivi, ma è fondamentale scriverli nel modo giusto per mantenere alta la motivazione. Pronto/a a scoprirli insieme? Continua con la lettura fino alla fine, e potrebbe essere il tuo primo passo verso un nuovo cambiamento.


1. Pochi ma buoni: fare una lista di venti obiettivi non funzionerà mai a tenerci motivati, ma può essere un buon punto di partenza; se questo è il tuo caso, infatti, puoi scremarla più e più volte facendo attenzione a scegliere non i più urgenti, ma i più importanti per te. Il numero ideale di propositi non supera il cinque.


2. Scegliere obiettivi della giusta "taglia", che significa che non devono essere né troppo difficilmente realizzabili e nemmeno però di troppo facile realizzazione: devono essere semplicemente della misura giusta per noi. Un errore molto comune è quello di pensare "Se punto molto in alto, magari non ci arriverò, ma almeno otterrò qualcosa", ecco in questo caso questo ragionamento non funzionerà. Un obiettivo talmente alto da essere percepito come irrealizzabile servirà solo a rendercelo astratto, idealistico e, per questo, poco motivante. Lo stesso crollo di motivazione lo avremo per gli obiettivi troppo facili da raggiungere, che tenderemo a procrastinare proprio perché "posso farlo tranquillamente più avanti". Gli unici obiettivi che scampano alla fuga motivazionale sono quelli, appunto, della taglia giusta: realizzabili con un giusto sforzo, che sappiamo di poter mettere in atto, ma che rimane comunque almeno un pochino stimolante.


3. Definirli bene: obiettivi come "mettermi in forma" o "leggere più libri" non funzioneranno a tenerci motivati, perché sono troppo vaghi; la vaghezza li rende astratti nella nostra immaginazione, mentre quello che vogliamo è cercare di "vederli" con l'occhio della mente, il più realisticamente possibile per poterli concretizzare. Definire in questo caso significa renderli il più precisi possibile, ad esempio "perdere dieci kg" e "leggere dodici libri"; un altro passo fondamentale di definizione è mettere da subito una scadenza, ad esempio "perdere dieci kg, entro il 1° Luglio" e "leggere dodici libri, entro il 31 Dicembre".


4. Per poter concretizzare il nostro obiettivo, un piccolo trucco semplice ma molto efficace è di dividerlo in sotto-obiettivi. Possiamo vedere i sotto-obiettivi come la "scala" che ci porta, un passo alla volta, al nostro obiettivo principale. Ad esempio, per il nostro obiettivo numero 1, "perdere dieci kg, entro il 1° Luglio":

1 - a "Cercare e mappare su Google le palestre nella mia zona, entro il 7 Gennaio"

1 - b "Andare a chiedere informazioni e scegliere la palestra, entro il 14 Gennaio"

1 - c "Programmare gli allenamenti nei giorni della settimana, entro il 20 Gennaio"

1 - d "Iscrivermi, entro il 21 Gennaio"

1 - e "Comprare il necessario, pesarmi e trovare il peso-obiettivo di ogni mese, entro il primo allenamento"


Con un obiettivo scritto così, è molto più plausibile la sua concretizzazione, no?


Teniamo a mente che possiamo aggiungere e modificare i nostri sotto-obiettivi come vogliamo, nulla è scritto sulla pietra; inoltre anche i sotto-obiettivi dovrebbero essere pensati bene, cercando di distribuire l'impegno il più omogeneamente possibile lungo i gradini della nostra scaletta (farlo perfettamente è quasi impossibile, l'idea è di evitare di creare step troppo alti da superare in un solo passo!).


5. Un aiuto molto forte alla nostra motivazione è avere un oggetto, fisico e tangibile, nel nostro spazio vitale che ci ricordi e ci motivi al raggiungimento degli obiettivi. Io personalmente consiglio di scegliere un taccuino o un quadernetto da dedicare a questa attività. E' fondamentale però che ti ispiri concentrazione e sensazioni positive, che ti piaccia abbastanza da invogliarti a sfogliarlo: puoi farne il tuo goal tracker del 2021, in cui scrivere tutti i passi di questa guida e creare dei grafici che ti aiutino a visualizzare il tuo percorso, come quelli che vedi qui sotto.















Se ti interessa approfondire lo strumento, puoi cercare "journaling" e soprattutto "bullet journal" per il quale c'è tantissimo materiale gratuito, ma non è veramente necessario per gli scopi di questa guida.


6. Fare caso a cosa ci fa provare il nostro obiettivo e il nostro sotto-obiettivo. Le emozioni sono la chiave per la motivazione, e monitorarle, notarle ed accettarle è fondamentale per tenerci motivati, come vedremo anche nel prossimo punto.

Per il momento, possiamo limitarci a scrivere quello che proviamo accanto a obiettivi e a sotto-obiettivi, o a fare uno schemino apposito. All'inizio potremo fare fatica a capire se e cosa stiamo provando, ma ci verrà sempre più facile con il tempo.


7. Prenderci un momento per chiederci: "perché mi pongo questo obiettivo?" e se possibile scriverlo accanto ad ogni obiettivo. Esplicitare il "perché" ci aiuterà a tenerci motivati!


8. Abbiamo tutti la tendenza a procrastinare, finché non perdiamo completamente la motivazione. Esiste per un piccolo trucco per raggirare la nostra mente: quando sentiamo che stiamo per rimandare per l'ennesima volta, proviamo a:

1. fermarci un attimo, dirci stop!

2. chiederci "Come starei, se completassi questo passaggio? Come mi farà stare, portare a termine questo compito?".

La risposta, probabilmente, sarà che ci sentiremmo bene, contenti, soddisfatti di noi stessi, efficaci, autonomi e carichi di energia positiva giusto?

Allora proviamo ad immedesimarci nella scena che stiamo immaginando, per evocare o simulare dentro di noi queste belle sensazioni, e usiamo questa energia positiva per motivarci a portare il compito a termine.


9. Bonus! L'ultimo punto che ti propongo è un consiglio non richiesto, dedicato a chi potrebbe averne bisogno: proviamo a prendere l'abitudine a non aspettare di avere voglia di fare una cosa per metterci a farla, ma a "forzarci" a farla anche se non ci va. E' un esercizio di controllo che fortifica, sforzo dopo sforzo, la nostra determinazione e la nostra capacità di autocontrollo, e che piano piano ci aiuterà ad essere più efficaci (e anche più sicuri di noi stessi, poichè il senso di padronanza che proveremo avrà l'effetto di rafforzare la nostra autostima).


Ricordiamoci del potenziale che abbiamo per intervenire sul mondo che ci circonda: come aspettarci un cambiamento risolutivo nella nostra vita, se noi per primi non ci poniamo non dico per realizzarlo, ma almeno per facilitarlo? Tenere traccia degli obiettivi personali e della motivazione può essere un primo passo in questa direzione. Un passo solo, certo, ma ogni grande scalata inizia con un semplice passo, no?

Buon 2021 e buona scalata!

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