Laureatami nel 2017 mi sono subito orientata alla libera professione mossa dall’interesse per l’incontro con l’altro; parallelamente continuo a portare avanti la mia formazione, in primis per offrire sempre più strumenti e professionalità ai miei pazienti, e in secundis per la curiosità di conoscere, capire, ampliare i miei modelli di comprensione della mente umana, della sofferenza e della cura.
Attualmente gli strumenti che uso maggiormente sono le tecniche esperienziali (tecniche somatiche di gestione delle emozioni, Mindfulness, terapia Sensomotoria, roleplay…), i modelli di TMI, di CBT e di Psicologia Buddhista; ma soprattutto curiosità, predisposizione all’incontro e all’accettazione non giudicante in un assetto di collaborazione in cui psicologo e paziente lavorano insieme e sullo stesso piano ad uno scopo congiunto, dove il paziente è il vero esperto di sé e lo psicologo gli funge da guida per conoscersi e curarsi in un processo di “esplorazione a due” dell’universo soggettivo e unico del paziente.

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Questo a 360° mi permette di lavorare con il paziente all'interno del suo proprio sistema di valori, senza che questo ceda il passo al mio. Se vuoi saperne di più, continua su Il mio metodo.