Mind-fulness significa letteralmente "pienezza mentale", ed è un termine che si usa per dire tante cose diverse. Facciamo un po' di ordine!
Mindfulness come "pienezza mentale" nel senso di presenza e connessione con il momento presente, è uno stato psicofisico di piena consapevolezza e lucidità. Il contrario di quando facciamo le cose "in automatico", senza essere veramente connessi con la nostra esperienza del momento presente. La definizione storica di questo stato mentale è data da Kabat-Zinn come "attenzione volta intenzionalmente al momento presente, e in modo non giudicante". Si può anche tradurre semplicemente come consapevolezza, in lingua pali Sati.
Mindfulness è anche un insieme di pratiche meditative originate da Kabat-Zinn per aiutare i propri pazienti a sviluppare una migliore qualità di vita nonostante la patologia cronica. Meditatore esperto e medico biologo, John Kabat-Zinn si rese conto che molti dei concetti che la meditazione Theravada da lui praticata erano condivisi dai alcuni dei suoi pazienti, che riportavano minor dolore e un più alto livello di soddisfazione per la propria vita. I pazienti che riferivano invece minor grado di soddisfazione e più alti livelli di stress e dolore erano carenti su questi aspetti chiave dell'esperienza, tipici del Buddhismo e presenti in varie forme di meditazione orientale. Egli ideò così la pratica di Mindfulness, laicizzando forme e contenuti, schematizzando i concetti e le modalità e rendendola così "occidentale", laica ed accessibile a tutti. Su questa pratica clinica si è presto sviluppato un fertile filone di ricerca, nonché diversi protocolli di pratica clinica applicati da professionisti (medici, psicologi...) in tutto il mondo.
Per Mindfulness si intende anche, a volte, un tratto caratteristico della personalità; ovvero ognuno di noi nascerebbe con una certa predisposizione all'accettazione, al non giudizio ed alla connessione con l'esperienza del presente. Ci sono in effetti persone "più mindful" di altre: esse sono meno inclini, secondo la ricerca scientifica degli ultimi decenni, a sviluppare disagi psichici e malessere, nonché meno stressate e più resilienti. La buona notizia è che questo tratto Mindful si può sviluppare ed allenare con la pratica e con lo studio.
Mindfulness significa quindi, in breve, prestare attenzione.
A cosa? All'esperienza del momento presente.
In che modo? In modo non giudicante e privo di aspettative.
Cosa rende questa pratica così efficace?
La Mindfulness, come molti tipi di meditazione, lavora contemporaneamente su due aspetti:
1. La concentrazione, o il focus. Mantenere l'attenzione su uno stimolo (che può essere l'esperienza del presente, il suono di una campana tibetana o il nostro stesso respiro) è un ottimo allenamento per la capacità di focusing, ovvero di concentrazione. Nella tradizione orientale, le meditazioni di concentrazione vanno sotto il nome di Vipassana.
2. La compassione, ovvero la capacità di provare amorevole gentilezza per chi ci circonda e soprattutto per noi stessi. Questo tratto è correlato, secondo la letteratura scientifica, all'empatia e ad una più felice relazione con il nostro Sé. Le meditazioni di amorevole gentilezza vanno sotto il nome di Metta.
Un ulteriore aspetto su cui la Mindfulness lavora, evidenziato sia dalla ricerca sia dalla pratica clinica è l'intelligenza emotiva. Aumentando la consapevolezza degli stati interni, aumenta di fatto anche la consapevolezza delle emozioni che si provano e con essa la capacità di accoglierle in modo non giudicante e di gestirle nella quotidianità.
Ma come fa una pratica semplice come l'attenzione non giudicante al momento presente ad essere così efficace da essere addirittura eletta a trattamento sanitario, nelle sanità pubbliche di diversi paesi (tra cui il nostro?) Se te lo stai chiedendo, ti consiglio questo articolo, in cui parliamo dei cambiamenti che la Mindfulness ha sul nostro cervello.
Se vuoi avvicinarti a questa pratica, ti consiglio intanto di partire da un libro (Qui ed Ora di Siegel ad esempio, o uno qualsiasi di Kabat-Zinn andrà benissimo) o meglio ancora da un programma MBSR (Mindfulness-based Stress Reduction), che si tiene in 8 incontri settimanali di gruppo, tenuto da un istruttore Mindfulness qualificato.
Comments